Sussurround
pubblica il settimo album dell'artista fiorentino di stanza in Olanda. Dalla
canzone d'autore contemporanea all'elettronica visionaria e onirica, un album
indipendente che evoca messaggeri dei sogni e medioevo futuro. Ospiti Debora
Petrina, Bert Lochs e molti altri
Traumsender: il pop alieno ed espressionista di Tenedle!
«L'Espressionismo
- cinema, pittura e arte del primo Novecento - è stata un'altra delle mie
grandi passioni giovanili e ultimamente sembra che abbia preso l'abitudine di
render omaggio alle cose che mi hanno cambiato la vita. In realtà sono anni che
avevo il desiderio di realizzare una versione teatrale de Il gabinetto del
dottor Caligari ma era una follia visionaria, nessuno potrà mai essere
all’altezza di ricreare quel film, cosi mi sono limitato a circondare la musica
di Traumsender con un concept visuale, grafico ed emotivo che
ricreasse in parte certe ambientazioni, una dedica comunque».
Alieno ed
espressionista, elettronico e melodico, onirico e concreto, l'avant-pop di Tenedle
colpisce ancora con il nuovissimo album Traumsender (Sussurround
Live & Records), che arriva a due anni di distanza da Odd To Love,
l'album di omaggio a Emily Dickinson. Al secolo Dimitri Niccolai,
fiorentino residente in Olanda da un decennio, Tenedle parte ancora una volta
da uno spunto extramusicale come l'Espressionismo, ma dopo sei album è chiaro
che l'avventura artistica del musicista toscano non separa la musica dalle
altre aree del sapere ma si sviluppa come un tutt'uno, all'insegna della
curiosità, dell'indipendenza artistica, del connubio tra comunicazione e
ricerca, tra linguaggio di massa e sperimentazione, come testimonia anche il supporto
di Solchi Sperimentali con Antonello Cresti.
Ideale
anello di congiunzione tra David Bowie e Beatles, tra certo synth-pop di metà
anni '80 e quell'eclettismo ricercato e sofisticato alla David Sylvian, il pop
colto, visionario e cinematografico di Tenedle trova in Traumsender
una nuova, entusiasmante, definizione. Intriso sì di Espressionismo, Traumsender
prende anche spunto da una sorta di "Medioevo futuro". Il titolo
('Traumsender' significa 'speditore di sogni') proviene dalla lettura di L'immaginario
Medievale di Jaques Le Goff, nel quale il termine viene menzionato due
volte sole nella stessa pagina, una breve citazione, pochissime righe, quasi
una visione nel libro stesso. Il sogno, il clima onirico e surreale,
l'esaltazione dell'aspetto emotivo rispetto al dato razionale penetrano
fortemente nella composizione dei tredici brani, che Tenedle affronta
con un approccio da regista o da pittore, più che da musicista. Il successo
della campagna di fundraising avvenuta con MusicRaiser conferma la bontà
dell'intuizione di Tenedle.
L'immaginario
interiore dà forma al songwriting che di brano in brano mostra vari volti,
spettrale e seducente, sinuoso e pienamente melodico. Nonostante i pezzi diano
voce a un panorama intimo e personale, Traumsender è un disco di
squadra, di gruppo, con la partecipazione di musicisti come Debora Petrina,
Susanna Buffa, She Owl - Jolanda Moletta, Laura Taviani, Edoardo Bacchelli,
Bert Lochs e Gabriele Marconcini, coinvolti in un incrocio di suoni ed
esperienze che rende Traumsender un mosaico, più che un disco
solista. «Per realizzare dischi speciali ci vogliono artisti speciali. In
genere non scrivo in compagnia e non amo neppure condividere troppo presto il
processo di produzione, ma a un certo punto ci sono canzoni che chiamano voci,
strumenti, e devo assolutamente seguire quei “richiami”. Per fortuna sono
circondato e continuo ad incontrare meravigliose persone e artisti fuori dalla
norma, che continuano a farmi splendidi doni con la loro presenza».
Prima
dell'uscita di Traumsender, Tenedle ha partecipato con i Piccoli
Animali Senza Espressione - di cui ha prodotto l'ultimo album Sveglio
Fantasma (2017) - al Premio Ciampi. Una presenza scontata per un
artista come lui, definito più di una volta "cantautore contemporaneo",
eppure Tenedle ha difficoltà ad essere accostato alla canzone d'autore, benchè
contemporanea. «In Italia non abbiamo premi dedicati a musicisti che hanno
fatto elettronica o “altro” e soprattutto siamo davvero troppo “vecchi” e
legati ai “genere”. Eppure con gli artisti stranieri non ci creiamo troppi
problemi di genere. Io di sicuro non sono il tipico cantautore italiano, in
Italia sono un “alieno” - non il solo intendiamoci, ma sono differente, altro.
Se invece vogliamo considerare Peter Gabriel, David Sylvian, Bowie, Battiato o
Bjork cantautori, allora sì, lo sono».
Traumsender ribadisce, se ce ne fosse ancora bisogno, il percorso anomalo,
sfuggente, unico nel suo genere di Tenedle. Un artista alieno, senza
dubbio. Ma se fossero gli alieni ad arrivare sulla Terra, cosa penserebbero di
lui? «Se mai arriveranno gli alieni sarà solo per chiedermi autografi. Sanno
benissimo il genere di musica che faccio, loro. Purtroppo non ci trovano, al
momento i segnali vengono disturbati da canzoni ingannevoli tipo Across the
Universe o 21th Century schizoid man o Ashes to ashes...».
Tenedle:
Tenedle Facebook:
Tenedle Spotify:
Synpress44
Ufficio stampa: