Tra le uscite dello scorso anno quella dei Riverside, band progressive polacca,
è quella che ci ha lasciato un segno indelebile per le sonorità espresse in
questo loro lavoro. E’ vero che ci sono alcune somiglianze con il sound del
grande Steve Wilson, ma la verve musicale che questa band emana li avvicina
molto a quel sound anni ’70 che il grande Greg Lake era riuscito a creare e che
divene l’ossatura di band quali i King Crimson.
L'album rappresenta la
prima pubblicazione del gruppo come trio a seguito della morte del chitarrista
fondatore Piotr Grudziński, avvenuta nel febbraio 2016. Tutte le parti di
chitarra elettrica e parte degli assoli sono stati curati pertanto dal
frontman Mariusz Duda, il quale ha voluto mettere lo strumento in piano,
contrariamente a quanto è stato operato con il precedente Love, Fear
and the Time Machine. Dal punto di
vista musicale, Wasteland rappresenta un ritorno verso
sonorità pesanti e «oscure» a detta dello stesso Duda, mentre i testi trattano
principalmente tematiche post-apocalittiche. Altre influenze che è possibile ritrovare in questa bella piece dei
Riverside sono le ambientazioni che rimandano ai primi Muse. Insomma, questo
Wasteland è davvero un album che merita di essere inserito negli ascolti ....se
a qualcuno è mancato.