Il debutto della band bresciana tra indie
rock, post grunge e canzone d'autore, con Boris Savoldelli, Guido
Bombardieri e Carlo Poddighe come ospiti. Un intrigante concept sul
rapporto tra musica e psiche che dialoga con
l'ascoltatore.
Un intrigante
concept sul rapporto tra musica e psiche che dialoga con l'ascoltatore. Il
debutto della band bresciana tra indie rock, post grunge e canzone d'autore,
con Boris Savoldelli, Guido Bombardieri e Carlo Poddighe come ospiti.
Frenologia: il
disco d'esordio dei Magora!
MAGORA
FRENOLOGIA
(Cromo Music |
digitale YouTubeMusic, Spotify etc.)
10 tracce |
37'.11''
«I brani di Frenologia hanno
un filo
conduttore rappresentato dall’analisi dei vari lati della mente umana. Ogni
canzone vuole simbolicamente “parlare”
ad un’area precisa della psiche. La frenologia voleva dare una
rappresentazione fisica di queste aree. Le canzoni sono state scritte per
essere metabolizzate
dall’ascoltatore, il quale è libero di interpretarne il significato in modo
personale. La musica e le parole devono essere “cucite” al proprio vissuto, in
modo profondo ed intimo».
Un obiettivo
importante, quello dei Magora,
che escono allo scoperto con il loro primo album immaginando un dialogo
con l'ascoltatore. E non un dialogo qualsiasi, ma una mano tesa, un'offerta
di scoperta profonda, anche dolorosa se necessario. Frenologia già
dal titolo rimanda alla dottrina scientifica di Franz
Joseph Gall e nei contenuti si presenta come un concept,
un lavoro in cui il filo conduttore è proprio in questa sorta di mappa
emotiva sviluppata canzone per canzone.
I Magora debuttano
a un anno di distanza dalla loro costituzione. Un'urgenza
espressiva che si coglie pienamente in ognuna delle dieci canzoni della band
bresciana, che esplora aree più vicine alla canzone
d'autore italiana o straniera, accanto a episodi influenzati dall'alternative,
dall'indie-rock e da certo post-grunge, con la chiave della registrazione
prevalentemente in presa diretta, che rende tutto autentico e immediato. Roberto
Fedriga (voce), Andrea
Lo Furno (chitarra e cori), Luca
Finazzi (batteria e percussioni) e Alberto
Lazzaroni (basso), dopo aver condiviso per anni esperienze live in
molti gruppi locali, dopo aver affrontato esperienze soliste (è il caso di Roberto
Fedriga, autore di un bel disco solista nel 2014), o suonato in altre
formazioni, si uniscono tra 2016 e 2017 e lavorano sodo per arrivare al
sospirato Frenologia.
Le diverse
esperienze di ogni singolo membro si rivelano anche nella scaletta,
eterogenea e policroma a partire dai primi due singoli, Lara con il suo
intimismo e la rovente rock-song Damnatio Memoriae. «Frenologia possiede
un filo conduttore, ma questo non voleva essere un limite, anzi, la distinzione
evidente di genere e sonorità in ogni singolo brano è davvero, a
nostro avviso, rappresentativa delle differenze presenti nella componente
psicologica umana. Roberto è l'autore dei testi e ha avuto un'esperienza da
solista ma l’approccio è diverso. Da
subito abbiamo voluto muoverci come gruppo. Ognuno di noi ha contribuito
per la sua parte. Il disco è stato registrato quasi completamente in Live
studio, per
conservare spontaneità e non “raffreddare” la chimica della band».
In un disco così
sentito, urgente nell'espressività ma studiato nella ricercatezza, non potevano
mancare tre ospiti, ma soprattutto tre amici: Boris
Savoldelli ai cori, Guido
Bombardieri al sax e clarinetto, Carlo
Poddighe al Mellotron. Grafica e booklet sono realizzati con la
preziosa collaborazione di Armando
Bolivar (alias Alessandro Ducoli). «Il loro apporto è stato rilevante.
Hanno saputo aggiungere dettagli
e sfumature unici. Abbiamo lasciato loro molta libertà espressiva, poiché
desideravamo avere una traccia intima della loro presenza».
Sabato 15 dicembre
il primo live importante: appuntamento all’Accademia
Tadini di Lovere (BG) con la partecipazione dell’attore Marco
Ghizzardi, in uno spettacolo dove musica e recitazione si incontreranno per
coinvolgere maggiormente lo spettatore.
Info:
Magora:
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